Dopo quindici mesi in cui la soluzione all'inglese è stata al più agitata come una clava per distogliere lo straniero dalle sue mire espansionistiche, siamo ancora al punto di partenza. Ma con una novità rilevante: un procedimento finalmente in moto all'AGCOM, che dovrebbe portare - visto anche l'atteggiamento prima facie collaborativo dei nuovi vertici Telecom - ad una soluzione condivisa, da cui tutte le parti otterrebbero considerevoli vantaggi.
A dire il vero, non si tratta dell'unico botto che il settore delle TLC ci ha riservato nell'ultimo tratto del 2007: lo sviluppo dell'IPTv, su cui scommettono forte Wind e Tiscali, aggiungendo le proprie offerte a quelle consolidate di Alice e Fastweb; l'integrazione tra VoIp e telefonia mobile sperimentato da Tre; l'ingresso sul mercato di numerosi operatori mobili virtuali (MVNO); la grande attesa per l'asta WiMax, che dopo le manifestazioni d'interesse di dicembre entrerà nel vivo nelle prossime settimane.
Ci affacciamo, così, al 2008 con la consapevolezza che il vecchio telefono fisso (a differenza del posto fisso) potrebbe non essere più in cima alle preferenze degli italiani: a dimostrazione del fatto che l'innovazione corre sempre più velocemente dei regolatori. Senza rendere necessariamente superfluo il loro operato. E senza dimenticare che a quest'ultimi basta una svista per riportare indietro l'orologio.
I nostri desiderata li stiamo esponendo per tempo: chissà che nel 2008 Babbo Natale non ci lasci sotto l'albero un mercato TLC davvero più libero. Auguri!
PS A più breve scadenza, ci permettiamo di suggerire alla Befana di dare ascolto ad Enzo Savarese, e metter mano all'abolizione della tassa di concessione sui telefonini in abbonamento. Sarebbe un bel modo per cominciare l'anno nuovo, non vi pare?
1 commento:
La ringrazio per Blog intiresny
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