venerdì 18 gennaio 2008

In Francia è illegale spedire i libri gratis

Che di follie il mondo fosse pieno, è cosa nota. Che i cugini d’oltralpe non si tirassero indietro nella gara a chi riesce ad ideare il modo più assurdo per imbrigliare il mercato e penalizzare gli operatori migliori, è cosa che a noi italiani, che pur non siamo da meno, piace pensare.

Ma la vicenda che ha negli ultimi giorni visto protagonista la filiale francese di Amazon.com ha davvero del surreale. La nota libreria online, si è vista recentemente comminare una sanzione di mille euro al giorno, per un mese, per aver offerto ai suoi clienti la spedizione gratuita dei libri acquistati per un importo superiore ai 20 euro. La legge Lang è stata approvata negli anni 80 per difendere le librerie dalla pressione concorrenziale dei reparti lettura dei supermercati e di nuove formule di vendita, ed impone una quota massima di sconto praticabile, pari al 5 per cento. Secondo il tribunale di Versailles, il free shipping costituisce uno sconto nascosto, superiore a quello concesso, e quindi ha violato le regole della sana concorrenza, che, com’è noto, servono a tutelare i competitore meno bravi a soddisfare i consumatori piuttosto che questi ultimi.

Amazon ha però preferito pagare la multa, che sembra destinata ad innalzarsi scaduti i primi trenta giorni, piuttosto che abolire una formula giustamente apprezzata dai suoi clienti. Jeff Bezos, fondatore e chief executive dell’impresa, si è rivolto a loro, spiegandogli che "as unbelievable as it appears, the free delivery of Amazon.fr is threatened … France would be the only country in the world where the free delivery practiced by Amazon would be declared illegal", ed invitandoli a firmare una petizione per fermare questa follia.

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