mercoledì 26 settembre 2007

Concorrenza nei cieli e su rotaia

L’articolo di Franco Debenedetti su Vanity Fair e quello di Andrea Boitani e Marco Ponti sul Sole 24 Ore di ieri, illustrano benissimo la situazione odierna del trasporto aereo e di quello ferroviario in Italia.

I due settori hanno il grave difetto dell’interesse politico in aziende operanti su di un mercato: Alitalia e Trenitalia non sono due esempi di gestione aziendale di successo.

Il trasporto ferroviario non conosce una vera concorrenza, nonostante la liberalizzazione del trasporto merci imposta dall’Unione Europea. In Italia la liberalizzazione tarda a mostrare i suoi benefici effetti, in quanto l’operatore dominante, come mostra bene oggi Bruno Dardani su Libero Mercato, ha una posizione alquanto strana. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un’istruttoria che potrebbe cominciare a dare il primo debole segnale di concorrenza alle aziende che operano nel settore.
Un’altra notizia importante per il settore è l’approvazione del terzo pacchetto ferroviario da parte del Parlamento Europeo che dovrebbe aprire alla concorrenza dal 1° Gennaio 2010 il mercato del trasporto passeggeri.

Il settore del trasporto aereo, ha conosciuto una buona liberalizzazione (Vd. IBL - Indice delle Liberalizzazioni 2007) grazie alle direttive comunitarie ad inizio anni ’90. La crescita del trasporto aereo è stato un successo dovuto all’apertura dei mercati europei. Sono potute svilupparsi nuove compagnie con un business completamente diverso dai vettori tradizionali: le low cost. Queste non solo hanno dato impulso a molte compagnie tradizionali ad incrementare l’efficienza, ma hanno saputo raggiungere una parte di domanda di trasporto aereo prima non soddisfatta a causa dei prezzi eccessivi.
La riforma del trasporto aereo dello scorso Dicembre 2006 mette a rischio il successo della liberalizzazione ed in pratica limiterebbe la concorrenza dei vettori low cost in Italia (Vd. IBL - Briefing Paper N°43).

I due settori sono in condizioni concorrenziali completamente diverse, ma hanno anche dei punti in comune.
Il trasporto aereo conosce una concorrenza molto elevata, mentre il trasporto ferroviario ha la posizione dominante di Trenitalia.
Alitalia e Trenitalia sono sostanzialmente controllate direttamente dal governo in quanto azionista tramite i Ministeri, ed entrambe hanno evidenziato bilanci con delle perdite elevatissime nel 2006 e negli anni precedenti.
Alitalia perde quote di mercato, mentre Trenitalia ha una quota di mercato stabile, ma il trasporto aereo cresce grazie alle low cost e agli altri vettori tradizionali, il trasporto ferroviario passeggeri e merci è stagnante da molti anni.

La liberalizzazione del settore ferroviario creerà un nuovo caso Alitalia nel settore ferroviario?
Bisogna agire per tempo, 3 anni non sono pochi, ma non sono nemmeno molti…

Un breve focus che approfondirà meglio le problematiche dei due settori sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito dell’Istituto Bruno Leoni. http://www.brunoleoni.it/.

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