sabato 31 maggio 2008

Considerazioni di buon senso

Sono già on line le Considerazioni finali del Governatore della Banca d'Italia, che Mario Draghi sta leggendo ora. Ad una prima occhiata, appaiono considerazioni di grande buon senso. Al netto dell'ampia parte dedicata alla "turbolenza finanziaria" (in cui Draghi è molto attento a separarare l'acqua sporca dal bambino), c'è molto da meditare sul federalismo fiscale, sul Mezzogiorno (tema sul quale non si può non leggere ed applaudire, oggi, Angelo Panebianco sul Corriere), su banche ed SGR, sulla crescita, sulle tasse.
A livello di curiosità, ma una curiosità non priva di significato, si può notare che il Govenatore continua ad estrarre dalla galleria dei suoi maggiori un solo nome: quello di Luigi Einaudi. In quest'occasione, straordinariamente a proposito:
Aliquote elevate penalizzano le imprese nella competizione internazionale,
riducono la propensione a investire, possono determinare distorsioni
nella scelta della dimensione d’impresa. Tagliano le retribuzioni del lavoro
regolare, scoraggiano l’emersione di quello irregolare. Già nel 1946, all’Assemblea
Costituente, Luigi Einaudi ammoniva che “solo abbassando le aliquote
vigenti e diminuendo la spinta alla frode si potrà ottenere un gettito migliore
per lo stato”.

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