A quarant'anni dalla scomparsa di Bruno Leoni (1967-2007), l'IBL organizza un importante convegno a Moncalieri, la prossima settimana.
Sul Sole 24 Ore, Salvatore Carrubba ha scritto un interessante articolo in ricordo di Leoni. Lo stesso Sole ha pubblicato ampi stralci di uno degli editoriali leoniani inclusi in un volume di prossima uscita nella collana "Mercato, diritto e libertà". E' un micro-saggio bellissimo.
ps: per inciso, nel pezzo di Carrubba, che giustamente rammenta le condizioni di assoluta ostilità nella quale intellettuali come Leoni si dovevano muovere, in Italia, manca solo un tassello, che però mi sembra di importanza non indifferente. Cioè, un'analisi più che della sordità e del provincialismo della cultura italiana in generale, un'analisi della sordità e del provincialismo della cultura liberale in particolare. E' interessante notare - come fa Carrubba - che al momento della sua morte era tutt'altro che alla periferia dei dibattiti intellettuali. Della sua "rimozione", e in generale della marginalizzazione del liberalismo liberista che ha avuto per tanti anni dopo la morte di Leoni pressoché un solo campione (Sergio Ricossa), gli intellettuali "amici" e "liberali", costantemente tentati dallo statalismo, hanno qualche responsabilità o no?
1 commento:
Guardandosi con circospezione dalle sistemazioni teoriche strutturate, da circa due secoli a questa parte sospettate di generare ideologie a vario titolo interventiste, molto pensiero liberale odierno vezzeggia un castrante pregiudizio antifilosofico [...]
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