venerdì 2 novembre 2007

Il liberismo è di sinistra

Un piccolo spot. Il nuovo libro dell'Istituto Bruno Leoni, "Libertà e proprietà" (104 pp., € 10), ruota attorno a un formidabile e leggibilissimo saggio di Ludwig von Mises.
In "Libertà e proprietà", l'esemplare lucidità di Mises ci consegna una sintetica e persuasiva dimostrazione del perché il liberismo sarebbe "di sinistra", cioé, fuor di metafora, il sistema capitalistico si riveli il più attento agli umili (fra parentesi, ieri sera ad "Annozero" l'ex ministro Giulio Tremonti ha negato che sia effettivamente questo il caso - come invece sostenevano in diverso modo, e con argomenti di ben altro spessore, sia Alessandro De Nicola sia Federico Rampini).

Nel capitalismo, la proprietà privata dei fattori di produzione ha una funzione sociale. Gli imprenditori, i capitalisti e i proprietari terrieri sono dei delegati dei consumatori; e il loro mandato è revocabile. Per essere ricco, non è sufficiente avere risparmiato e accumulato il capitale una volta. È necessario investirlo ripetutamente in quelle produzioni che meglio soddisfano i bisogni dei consumatori.


Questo testo è una strepitosa introduzione alle idee di libertà. Da leggere e da diffondere. Per difendersi dai tremontismi di destra e di sinistra.

Nessun commento: