martedì 16 dicembre 2008

Cai decolla senza cash (Alitalianerie)

Il presidente dell'Enac, ente responsabile della regolazione tecnica del trasporto aereo, ha rilasciato ieri un'interessante dichiarazione dalla quale si possono desumere diverse informazioni su come sarà la nuova Alitalia che decollerà il 13 gennaio. Come ha scritto l'Ansa:


Riggio ha ... confermato di ritenere congruo il capitale necessario per poter concedere la nuova licenza ad Alitalia: ''siamo un po' stretti ma ci stiamo''. Il presidente dell'Enac ha infatti ricordato che la spesa attuale della compagnia e' tra i 60 e i gli 80 milioni al mese, che equivalgono a circa 250 milioni in tre mesi''. Questa cifra corrisponderebbe alla linea di credito che puo' vantare Alitalia. '' Il regolamento europeo e' tassativo: non si puo' avere licenza senza avere la capacita' di stare in piedi da soli, senza entrate, per almeno 3 mesi'' ha concluso Riggio.


Da questa dichiarazione si desume che:

  1. La nuova Alitalia decollerà molto piccola e inizialmente utilizzerà solo la parte acquisita dal Commissario, senza integrare AirOne che continuerà a volare con la sua sigla e a funzionare come società autonoma, anche se totalmente partecipata da Cai.
  2. La scelta di non integrare AirOne da subito sembra dettata (anche) dall'esigenza di rispettare i requisiti finanziari richiesti dalle norme comunitarie per il rilascio della licenza alle nuove compagnie: disporre di risorse finanziarie (liquide o fideiussioni) sufficienti a coprire i costi di tre mesi di operatività senza includere nelle medesime i ricavi attesi. L'incorporazione delle attività di AirOne avrebbe fatto salire tale requisito per la nuova società mentre il mantenimento come vettore separato, che già dispone della licenza e non è soggetto a verifica del requisito richiesto per gli start up, evita questo inconveniente.
  3. Poichè il piano Cai prevede per il 2009 ricavi aeronautici per 3,7 miliardi, è ipotizzabile che i costi per l'operatività del primo trimestre ammontino (escludendo gli ammortamenti dei velivoli di proprietà) a circa 800 milioni di euro, dei quali 150-200 riferibili alla componente AirOne e 600-650 alla componente ex Alitalia.
  4. Poichè Riggio parla di soli 250 milioni di costi in tre mesi anzichè 600-650 se ne può dedurre che, salva l'ipotesi di concessione di sconti da parte di Enac sul rispetto del requisito comunitario alla quale non credo, la parte ex Alitalia avrà un debutto molto contenuto, con un piccolo numero di voli offerti. Con un costo di 250 milioni in tre mesi, corrispondenti a 2,8 milioni al giorno si possono sostenere non più di 300 voli al giorno.
  5. Questo numero evidenzia il ridimensionamento di Alitalia: solo un paio d'anni fa arrivava a 1050-1100 voli al giorno, scesi a circa 800 dopo il ridimensionamento dell'Aprile 2008 e progressivamente diminuiti sino a poco più di 200 nel mese di novembre.
  6. Poichè è stato dichiarato su più fronti che Alitalia avrebbe aumentato l'offerta nel periodo natalizio sino a 350 voli quotidiani, se i numeri citati da Riggio sono corretti non dobbiamo attenderci ulteriori incrementi di offerta in gennaio, con l'arrivo effettivo di Cai ai comandi operativi; è anzi probabile che un pò di voli sinora realizzati con codice Alitalia siano trasferiti alla parte AirOne. Come sostenuto in più occasioni, il piano Cai chiude di fatto Alitalia per proseguire le attività aeronautiche di AirOne sotto le insegne di Alitalia.
  7. Un'altra informazione interessante fornita dal Presidente Riggio è che la disponibilità Cai per rispettare il requisito finanziario richiesto dal regolamento europeo non sarebbe coperta 'cash' bensì tramite linee di credito. Da questa notizia possiamo desumere che i soci di Cai non abbiano nessuna intenzione di conferire la seconda parte del capitale sociale sottoscritto. Ricordiamo che il capitale sociale previsto era ed è di 1,1 miliardi, che quello effettivamente sottoscritto dai 'patrioti che guadagnano' è sceso, dopo diverse defezioni, a 850 milioni e che per ora solo 450 sono stati effettivamente versati. Di essi 100 rappresentano la prima rata pagata per l'acquisto della vecchia Alitalia, 80 l'importo dovuto al Commissario per gli oneri di gestione sino alla presa in carico operativa di gennaio e 300 la parte cash per l'acquisto di AirOne che sarà versata a Toto entro fine dicembre (ma egli lascierà 60 milioni come sua quota nella nuova Alitalia). Il totale fa 420 milioni, sostanzialmente quasi in gradi di esaurire i 450 versati.
  8. Possiamo pertando desumere che Cai partirà in gennaio avendo in cassa solo 30 milioni conferiti dai soci (i costi di pochi giorni di funzionamento dell'azienda) e dovrà fare affidamento a prestiti bancari, le prenotazioni dei clienti e l'arrivo del deus ex machina d'oltralpe.
  9. Ma se i soci italiani non completeranno entro il 12 gennaio, periodo del masssimo fabbisogno finanziario, il versamento del capitale sottoscritto si può dubitare che vorranno farlo mai. In tal caso, tuttavia, il peso del socio straniero sarebbe da subito molto più consistente.
  10. Abbiamo a questo punto desunto l'orizzonte temporale dell'investimento dei soci di Cai: (usando le parole di Woody Allen) take the money and run.

Nessun commento: