mercoledì 26 dicembre 2007
Un Natale tra i rifiuti
Chissà se, come si chiedeva qualche giorno fa sul Corriere Gian Antonio Stella, Babbo Natale è riuscito a destreggiarsi fra le tante montagne di rifiuti che ricoprono Napoli e provincia, e a consegnare per tempo i regali ai bimbi partenopei. Sicuramente sarà stata un'impresa molto impegnativa, che ha messo a dura prova le capacità di slalomista del nostro Santa Claus e delle sue renne. Gli impianti di stoccaggio sono saturi e i rifiuti riposano ai bordi delle strade in attesa che venga appiccato un salutare rogo e che un'aria irrespirabile renda invivibile la zona. Ormai, quella che doveva essere una emergenza, è diventato un problema cronico: da troppo tempo se ne parla e da troppo tempo non si trovano risposte per sistemare finalmente la situazione. L'impianto di termovalorizzazione di Acerra (NA) è stato progettato nel 1998 ma i lavori di costruzione non sono ancora conclusi. Mentre, ogni volta che devono essere individuati nuovi luoghi per realizzare indispensabili discariche, i cittadini del luogo insorgono. Esiste un modo per risolvere il problema? Sicuramente, qualsiasi soluzione alternativa a quella attuale migliorerà il presente. Peggio di come stanno andando ora le cose non è possibile fare. Allora perchè non provare con misure che sembrerebbero drastiche ma che invece potrebbero essere dettate solamente dal buonsenso? Come in altri settori, occorre dunque portare avanti l’operazione di privatizzazione dei servizi di pubblica utilità in ambito locale, dove aziende pubbliche, nella forma di imprese municipalizzate, controllano servizi di rilevante impatto sociale ed economico, come la distribuzione dell’acqua, del gas, la raccolta dei rifiuti e in alcuni casi dell’energia elettrica. Se non si comincia a considerare il ricorso al mercato come una possibile soluzione al problema, l'alternativa sarà Napoli... quella descritta proprio oggi dal cronista di SkyTg24, costretto per l'ennesima volta a raccontare l'emergenza rifiuti a fianco di un grande rogo, che fa pensare a tutto tranne che ad un paese civile.
1 commento:
Qualcuno dovrebbe soprattutto chiedere conto a Pecoraro Scanio, ras avellinese, dei risultati ottenuti dai "Verdi" in tre lustri di sottogoverno e malgoverno della Campania.
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