Andrea Giuricin ed io avremmo scommesso volentieri nei giorni scorsi su una sostanziale identità tra il prezzo offerto da Cai per gli asset di Alitalia e la valutazione da parte degli advisor 'indipendenti'. Siamo pertanto rimasti un pò sorpresi nella maggior valutazione di 52 milioni da parte di Banca Leonardo rispetto ai 1000 della proposta Cai. Ma oggi Ansa ha svelato il mistero:
"Si e' appreso, intanto, che l'effettivo contante che Cai versera' a Fantozzi, sara' di 375 milioni di euro rispetto ai 427 indicati ieri. I 52 milioni di scarto - spiegano fonti vicino alla cordata di imprenditori della Compagnia aerea italiana - sono l'equivalente del valore delle miglia accumulate dai clienti Alitalia con il programma di fidelizzazione ''Millemiglia'' che Cai si e' assunta l'onere di soddisfare".
In sostanza i 52 milioni aggiuntivi non saranno pagati per cassa da Cai ma in natura e non ai creditori della vecchia Alitalia bensì ai titolari di punti millemiglia. Premesso che i creditori della vecchia Alitalia non saranno per nulla contenti di questa notizia, siamo davvero sicuri che Colaninno e soci non vogliano pagare anche i rimanenti 375 milioni cedendo al Commissario Fantozzi la loro collezione di punti delle merendine Kinder Ferrero?
1 commento:
benché non sia un esperto d'economia anch'io ho sorriso a questa notizia. Mi spiace usare questo termine ma quello italiano si rivela sempre più un capitalismo straccione che dietro l'etichetta spregiativa nasconde però una debolezza intrinseca da eliminare col ricorso alle tasche del pubblico.
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