Gli organi d'informazione sul web riportano con evidenza l'audizione odierna di Colaninno e Sabelli presso le Commissione trasporti riunite di Camera e Senato. La notizia di maggiore interesse non riguarda tuttavia le preferenze aeroportuali di Colaninno, il quale ha dichiarato di non utilizzare Malpensa per i suoi voli a lungo raggio bensì Francoforte via Verona, ma i dati forniti da Sabelli in relazione al tasso di riempimento dei posti nelle prime settimane di attività del nuovo vettore:
"In queste settimane il load factor medio di Alitalia e' sceso al 43% dal 50% di gennaio 2007 (Alitalia piu' Airone)". (Radiocor)
Trovano pertanto conferma ufficiale i dati che erano trapelati da fonti sindacali e aeroportuali e che indicavano come gli aerei della nuova compagnia viaggiassero semivuoti. Il 43% di Sabelli appare persino ottimistico: l'Anpac aveva indicato pochi giorni fa un dato del 39% mentre oggi stesso, nel corso di un'audizione presso la Commissione Territorio della Regione Lombardia, il Presidente di Sea Giuseppe Bonomi ha dichiarato che gli aerei Alitalia che volano su Malpensa hanno un coefficiente di riempimento del 30% e quelli che volano su Linate del 40%. Questi valori corrispondono a un dato medio per Alitalia nei due aeroporti Sea del 37%.
Considerando che si tratta dei due aeroporti italiani nei quali l'offerta della nuova compagnia si è ridotta di più rispetto ai due vettori preesistenti, è difficile pensare che il load factor dei voli Alitalia che non toccano Malpensa e Linate sia tale da portare il 37% di Milano al 43% medio.
Si tratta ovviamente di un'ipotesi; è invece certo che il load factor di Alitalia e AirOne nel gennaio 2008 non era al 50% ma molto più alto. Sabelli ha quindi raccontato una bufala ai parlamentari riuniti delle due autorevoli commissioni: nel gennaio 2008 il load factor di Alitalia è stato del 64,6% (67,0% nel gennaio 2007) e quello di AirOne del 48,5% (44,7% nel gennaio 2007), il peggiore tra tutti i vettori europei. Per l'insieme delle due compagnie il load factor nel gennaio 2008 è stato pari al 62,6%, molto vicino al valore di Alitalia in quanto il vettore pesava quasi sette volte AirOne in termini di posti km offerti e poco meno di dieci in termini di posti km venduti.
La caduta del load factor risulta pertanto vicina ai venti punti percentuali in un anno (26 punti se avesse ragione Giuseppe Bonomi) ed evidenzia la situazione molto critica che interessa il nuovo vettore già al momento del suo decollo. Questa caduta della domanda, dovuta alla crisi del vecchio vettore, all'insufficiente credibilità del nuovo, a tariffe elevate (effettive o comunque attese dal consumatore) e alla recessione economica, si verifica inoltre dopo un'ampia sforbicita dell'offerta che la nuova compagnia ha dato rispetto alle due preesistenti. Non sembra essere emerso nell'audizione parlamentare ma rispetto al gennaio 2008 nel mese scorso Alitalia e AirOne hanno complessivamente tagliato i voli nazionali del 33% e quelli internazionali (europei e intercontinentali) del 54%. I voli totali offerti sono pertanto diminuiti del 42%.
Posta uguale a 100 l'offerta del gennaio 2008, la domanda dei passeggeri era pari a 63. Oggi la domanda è pari a 43 (se ha ragione Sabelli) se continuamo a porre l'offerta pari a 100. Ma l'offerta di oggi è solo il 58% di quella di un'anno fa e i passeggeri rispetto a un anno fa sono il 43% del 58%, cioè il 25%.
In sintesi possiamo dire che (per ora) il piano di rinascita Fenice ha lasciato per strada (o nell'hangar) quasi metà delle due vecchie aziende e i tre quarti dei vecchi passeggeri. Un'Alitalia dimezzata trasporta solo un quarto dei passeggeri di una volta.
Errata corrige: Rettifico un dato del testo precedente: in realtà i passeggeri di gennaio 2009 della nuova Alitalia sono il 25% rispetto ai posti offerti AZ+AP nel gennaio 2008 mentre rispetto ai passeggeri AZ+AP di gennaio 2008 sono il 40%. La riduzione dei passeggeri non è quindi del 75% ma (solo) del 60%. In sintesi: posta uguale a 100 l'offerta AZ+AP di gennaio 2008, i passeggeri di allora erano 63, i posti offerti nel gennaio 2009 sono stati 58 e i passeggeri 25. L'offerta di posti si è quindi ridotta del 42%, la domanda del 60% e il load factor è passato dal 63 al 43%. Spiego meglio il tutto sul ilsussidiario.net.
1 commento:
Certo che non può essere diversamente :
a) i passeggeri sono sempre terrorizzati dalle voci di sciopero di Anpac ed UP. A questo punto volare Alitalia è pura follia.
b) diversi voli , soprattutto verso gli USA, sono in Outsorcing su Delta o su altri carrier alleati. Proseguendo su questa strada Alitalia diventerà una sorta di biglietteria aerea. Del resto gli stessi carrier alleati spesso viaggiano su autentici ruderi. PEr cui sempre più cliente sceglie di comprarsi il bigleitto da soli , tramite internet , piuttosto che comprarlo da alitalia e farsi ridirigere non si sa dove...
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