A quanto pare l’On. Fugatti ha fatto un'altra vittima. Dopo l’indipendenza dell’Autorità per l’Energia a cadere in un agguato dell’esponente leghista è stata la riforma dei servizi pubblici locali. Con un altro emendamento alla legge di conversione del decreto legge allegato alla manovra finanziaria presentato nottetempo sono state introdotte modifiche tali da inficiare la liberalizzazione del comparto promessa marinarescamente in campagna elettorale.
In particolare sono state riammesse deroghe al principio di affidamento mediante gara per le società municipalizzate e miste quotate in borsa che -in forza di queste eccezioni- permarrebbero inesorabilmente al riparo dalla concorrenza, continuerebbero a godere di un’ingiustificabile rendita di posizione e potrebbero persino partecipare a eventuali gare per l’affidamento di servizi fuori dal territorio di competenza dell’ente locale controllante...
Si tratta del remake di un film, già visto la passata legislatura, dal titolo “Ddl Lanzillotta”. Stessa trama: l’iter travagliato di una proposta di riforma dei spl; stesse ambientazioni: le commissioni parlamentari ostaggio delle lobbies locali; stesso finale: il mantenimento dello status quo. Cambia solo l’assassino. Ad ammazzare il Ddl Lanzillotta erano stati i comunisti. Questa volta il killer si chiama Maurizio Fugatti. Ed è segretario della Lega Nord Trentino.
1 commento:
Dove è possibile piangere?
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