venerdì 4 luglio 2008
Cominciano i saldi (anche per i beni culturali?)
I primi giorni di luglio cominciano i saldi estivi e Salvatore Settis sul Sole 24 Ore di oggi si chiede se anche i Beni culturali siano in liquidazione. Per Settis, viviamo in una situazione permanente d'emergenza: qualche anno fa aveva scritto un pamphlet gridando alla svendita del nostro patrimonio culturale da parte del governo di Centrodestra di allora. E, dagli anni '90, non ha mai risparmiato critiche ai vari ministri che si sono succeduti: dalla Melandri a Urbani, Da Veltroni e Bondi. Ecco, ora è il turno di Bondi. Settis mette in risalto come i fondi per il Mibac diminuiscano continuamente. In queste condizioni la tutela dei beni diverrebbe impossibile. Allora si chiede: che il progetto del governo (mai esplicitato) non sia quello di devolvere le competenze alle Regioni? Se per Settis sarebbe un'eresia, per quanto mi riguarda sarebbe un'ottima idea. Chissà poi cosa pensa il nostro influente pensatore della proposta dell'assessore della Regione Sicilia di dare in concessione a privati la gestione della Valle dei templi. Sicuramente sarà contrario ma se questo comporta un ridimensionamento delle spese e del personale pubblico, perchè no? Tra l'altro la Regione imporrebbe dei vincoli d'uso del sito. Cominciare finalmente a gestire con logiche d'impresa, da parte di privati, anche i beni culturali è tutto tranne che un'idea campata per aria. Servirebbe un costante passaggio di consegne dal pubblico al privato. Ma per agire su questa strada occorrerebbe un ministro della cultura come il Principe de Curtis...
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