domenica 3 agosto 2008

Il pane di Stato

Botta e risposta tra me e il ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, sul Foglio, in merito alla proposta di un prezzo di Stato per il pane.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe capire come sia possibile mettere d'accordo le due seguenti frasi:
"la speculazione internazionale che è responsabile, in parte cospicua, di tale straordinario incremento"
con
"All’origine, un chilo di pane comune costa 0,2 centesimi di euro, che diventano 0,38 all’ingrosso. Ma esplodono a ben 3,25 euro al consumo".
Ma quindi cos'è questa speculazione internazionale, se l'aumento dei prezzi non è alla fonte ma nella distribuzione? Gli speculatori sarebbero Wal-Mart, Carrefour, Tesco, DHL, UPS e FedEx che si sono coalizzati per acquistare pane all'ingrosso e farlo sparire dagli scaffali di supermercati e panettieri?
Per non notare la contraddizione, o il ministro non ha riletto ciò che ha scritto (il che sarebbe imbarazzante), o non capisce ciò di cui parla (il che sarebbe inquietante).

Anonimo ha detto...

Putin??? Il valore simbolico del pane per la nostra civiltà? Gli intellettuali engages?

Un delirio. E che arroganza! In un qualunque forum farebbe la figura del troll.

Anonimo ha detto...

Conosco zaia dai tempi dell'università a Udine. Ho sempre pensato che sia in gamba, ma quando ho letto le sue dichiarazioni mi sono cascate le braccia. Evidentemente occupare certe posizioni fa davvero male...

Anonimo ha detto...

Veramente Zaia non sa di cosa parla.
Parla di libero mercato in un ambiente quello agricolo che è tra i più collettivizzati dai sussidi per non produrre. Mah ho davvero l'impressione che non sappia di cosa stia parlando.
Per "la mia destra" non importa se è in contraddizione, l'importante e dare la colpa alla speculazione e mettere tutto in cagnara, credo che si adegui al quoziente intellettivo di chi l'ha votato.

Marco